COLONNATA – Lo conoscevano tutti come i’Gibbo, Renzo Mattei, il poco noto esploratore dei boschetti dove si fanno di solito le castagne, è stato ritrovato questa mattina, completamente scarnificato, con il maglione pieno di pilucchi e un pezzo di legno completamente scortecciato. Paul Latte, il detective della Contea di Carrara, ha deciso che non si tratta di suicidio <<è morto troppo brutto per essere suicidio di primo grado, al massimo è suicidio colposo per sé stesso ma credo che la scientifica possa chiarire che si tratta di una morte causata dalla poca attenzione alla vita>>. In paese, nel frattempo, si vocifera che dietro alla morte d’i’Gibbo ci sia la nota Crew dei Gatti Gangsta, ma la cosa che fa continuare ad interessarsi a questo insignificante caso è: cosa ha trovato nel bosco delle castagne di Colonnata i’Gibbo? Quale segreto è riuscito a disseppellire, in quanto poco noto esploratore, dai boschi per niente tetri di Colonnata? Chi ha voluto la sua morte e perché il suo zaino era vuoto? La signorina Wilma Melalecco, una nota sciampista rossa e frivola di Colonnata mi ha rilasciato la sua preziosa dichiarazione <<Non credo che in mezzo ci siano i gatti, scusate ma lo trovo inaccettabile! Appena succede qualcosa in questo paese si va subito contro ai gatti! Ma lo sapete quante vittime ci sono state per i cani? O per i maiali? O per le mucche?! Ecco, dovreste iniziare a riportare la verità in modo oggettivo, voi giornalai, questo è un palese caso di razzismo nei confronti dei gatti, ed io lo posso dire che non sono un gatto, miao>>.
La signorina Melalecco, a dispetto di quanto da lei dichiarato, è un gatto.
Avendo ricevuto varie minacce di querele da parte della “Fondazione per i bimbi gatti che non sanno miagolare bene di Margherita Hack” ho deciso di non indagare oltre e sono in grado di dire che i gatti, in questo caso, non c’entrano niente. Rimane però la voce di un noto compositore di ciarpame musicale, Diggei Gionnu che ci ha accolto presso la sua bettola di lamiera lanciandoci feci di cristiano e teste di testimoni. Non sono riuscito dunque a parlare con Diggei anche se, analizzando le sue ultime feci, è possibile che sia affetto da tenia. Ho deciso di tenerlo a mente. Mentre me ne tornavo a casa per scrivere l’articolo sono stato improvvisamente fermato da dei Bulldgog che mi hanno portato al cospetto di Cole “Yo” Fusa, uno dei grandi boss della Crew dei Gatti. Cole mi ha fissato per qualche istante, poi, dopo essersi leccato un po’ le palle, ha iniziato a seguire una mosca e solo dopo essersi leccato ancora una volta le palle (e secondo me anche un pezzetto di culo) mi ha parlato <<Vedi bra, non è Ke potete venire qui. Qui nel my territory prrrrrr (sono fusa) a vedere cosa succede. Cazzo no! prrrrrrrrrr (sono fusa) Proprio #CazzoNo con l’hashtag, cazzo bra. Lo Zampino d’oro non lo doveva toccare quell’InFame prrrr (sono fusa) tutti lo sanno dove andiamo, vero Nicco? vero Geppo? Cazzo bra. Fatti i cazzi prrrrrrrr (sono fusa) tua e grattami la testa, cazzo>>. Dopo aver grattato la testa di Cole “Yo” Fusa, ho capito cosa fosse successo ma per paura di ritorsioni non dirò mai che non conviene assolutamente andare a Colonnata e prendere gli zampini che trovate per terra, ricordatevi: dietro ad ogni zampino c’è sempre un gatto che l’ha perso e questo gatto potrebbe uccidervi.
Cole “Yo” mentre mi fissa.
Devo dirvi che mi sento un po’ osservato in questi giorni, per questo decido di scrivere quest’articolo, in modo che voi tutti possiate sapere quello che potrebbe succedermi. Ho fatto una foto con il cellulare appena fuori casa mia, è venuta un po’ sfocata ma credo si capisca che non ho di cui temere… Fino a che quella rete arrugginita e fragilina reggerà. Sì… Reggerà.
Fine.